L’isola del mistero by Meg Shaffer

L’isola del mistero by Meg Shaffer

autore:Meg Shaffer [Shaffer, Meg]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2024-07-24T22:00:00+00:00


16.

Hugo lasciò la casa di Jack dalla porta sul retro, attraversò il giardino e imboccò il sentiero fino alla sua dépendance. Stava morendo di sonno quando vide Lucy che camminava da sola, diretta verso il parco abbandonato di Clock Island.

Non era una buona idea, nel cuore della notte. C’erano binari ferroviari su cui si rischiava di inciampare e gli stupidi edifici del parco potevano collassare da un momento all’altro. Hugo si disse che le era permesso camminare per l’isola se voleva, e che in fondo aveva la sua torcia. Ma quando stava per rientrare nella dépendance si girò e andò nel bosco per trovarla e assicurarsi che stesse bene.

Superò di corsa la biblioteca, l’ufficio postale e l’hotel, finché non vide che le luci del Venditore di Tempeste erano accese. Quando raggiunse la porta, questa si aprì e Lucy uscì, scrutando nell’oscurità alla luce della torcia, con gli occhi sgranati.

«Lucy?»

«Hugo», esclamò lei senza fiato, «l’hai visto?»

«Ma chi?»

Lucy girò in tondo, poi fece qualche passo verso il bosco.

«Si può sapere cos’hai?» chiese Hugo.

«C’era un uomo qui. Adesso se n’è andato. Era proprio qui.»

«Quale uomo? Lucy…?» Hugo la prese delicatamente per un braccio.

Lei mandò un gran sospiro. Nell’aria fredda della notte, sembrava che respirasse nuvole. Gli porse un biglietto da visita, poi gli raccontò una storia assurda: qualcuno che aveva bussato alla sua porta, un biglietto che la invitava al parco, un uomo che diceva di essere un avvocato ma parlava come un killer della mafia da film.

«Pensavo facesse parte del gioco», aggiunse. «Una specie di sfida o qualcosa del genere.»

Hugo lesse il biglietto da visita alla luce della torcia di Lucy.

«Conosco questo nome», disse. «Ti ha offerto un sacco di soldi per il libro di Jack, giusto?»

«Sì, esatto. Otto cifre.»

«Bastardo. A me ne ha offerte solo sette.»

Stava scherzando, sperando di farla sentire meglio. Doveva essere terrificante per lei essere attirata fuori dal suo letto nel cuore della notte, senza sapere il perché.

«Dovrò dirlo a Jack, e magari fargli mettere un po’ più in sicurezza l’isola. Scommetto che ha una barca che lo aspetta al Nove.»

«Al Nove? Aspetta un attimo. Il Pontile delle Nove in Punto?»

Lui annuì, impressionato dalla sua memoria. Non c’era da stupirsi che stesse vincendo. Intelligente e bella in parti uguali.

«Ma è davvero un avvocato?» chiese Lucy. Continuava a guardarsi attorno, per paura che si facesse rivedere. «Era inquietante.»

«Un vero avvocato, sì. Lavora per quel miliardario della Silicon Valley che vuole programmare l’intelligenza artificiale per scrivere romanzi. Dovrebbe essere frustato e costretto a frequentare un corso triennale di Belle arti.»

«Brutale…» Lucy rise. Inspirò profondamente, soffiò un’altra nuvoletta. «Va bene. Piccolo promemoria: mai fidarsi dei foglietti infilati sotto la porta.»

«Ottimo piano. Vieni, dai, ti riporto a casa.»

Trovarono il sentiero e iniziarono a percorrerlo a ritroso. Lucy si strinse ancora di più nel giaccone che lui le aveva prestato. Hugo si chiese se avrebbe avuto il suo odore quando glielo avrebbe restituito. Un momento… perché si stava chiedendo che odore avesse la sua pelle?

«Avevo intenzione di esplorare l’isola», disse Lucy, «ma non alle due del mattino.



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